sabato 1 novembre 2014

Approvato il nuovo Piano Casa

Pisana, approvato in nuovo Piano casa
Il voto definitivo è arrivato alle 5 del mattino, dopo una lunga maratona notturna

Il Faro on line - Dopo una lunga maratona notturna, alle 5 del mattino, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato il nuovo Piano casa della Regione. Con 27 voti favorevoli e 12 contrari, diventa legge la proposta n. 75, arrivata in Commissione il 23 gennaio scorso, licenziata il 27 marzo e sottoposta all'esame dell'Aula a partire dal 6 agosto, con la seduta in cui l'assessore alle Politiche del territorio, mobilità e rifiuti, Michele Civita, ha illustrato per la prima volta il provvedimento al Consiglio.La principale novità di questo provvedimento è la proroga del Piano casa per altri 2 anni: il precedente (cosiddetto "Polverini-Ciocchetti"), che a sua volta modificava e prorogava il primo Piano casa - la legge 21 del 2009 - sarebbe scaduto, infatti, il 31 gennaio 2015, mentre ora scadrà il 31 gennaio 2017.
Ci sono dunque ancora due anni di tempo per presentare ai Comuni le domande per ampliamenti di immobili esistenti, demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione d'uso. Vengono spostati in avanti anche gli altri termini temporali previsti nella legge, come ad esempio il titolo in base al quale si possono fare gli interventi, che deve essere stato rilasciato entro il 31 dicembre 2013 e non più entro il 28 agosto 2011. Rispetto al Piano precedente, il nuovo prevede numerose modifiche, a partire dall'eliminazione della premialità di un aumento di cubature del 10% sulla volumetria dell'intero piano attuativo del piano regolatore per le costruzioni nelle aree libere edificabili. In tal modo la premialità consiste solo nel cambio di destinazione d'uso.
Una seconda modifica di rilievo riguarda l'introduzione di norme che vincolano le risorse aggiuntive derivanti dal Piano casa alla realizzazione di opere e servizi per i cittadini: se non si potranno realizzare i servizi, secondo quanto stabilito dal Piano regolatore, è prevista infatti la cosiddetta "monetizzazione degli standard urbanistici", ossia un pagamento sostitutivo vincolato alle modifiche introdotte. Per questo, inoltre, vengono cambiate le norme che andavano ad incidere sulla pianificazione urbanistica attraverso un sistema di deroghe - in particolare i cambi di destinazione d'uso - con relativo premio di cubatura, restituendo centralità alle Giunte e ai Consigli comunali. Cambia anche la disciplina del cosiddetto housing sociale.
La percentuale dei nuovi interventi sulle aree libere da destinare a questo istituto passa dal 30 al 10%, ma per quanto riguarda gli interventi sull'esistente, cioè sugli edifici dismessi o mai utilizzati al 31 dicembre 2013, la percentuale passa dal 30 al 43%, con ulteriori 10 punti percentuali in più se l'housing sociale riguarda altri edifici già realizzati o in costruzione, di proprietà dello stesso soggetto privato. Si favoriscono poi tutti gli interventi sulla "città costruita", ovvero la cosiddetta "rigenerazione urbana" (demolizioni e ricostruzioni, cambi di destinazione). Viene prevista anche la possibilità di eseguire interventi di sostituzione edilizia nelle fasce di rispetto, a patto che la ricostruzione abbia luogo nello stesso lotto o in uno confinante, al di fuori delle fasce stesse.
Infine, vengono modificate le norme che riguardano le imprese agricole. Viene stabilito il principio della ruralità multifunzionale attraverso l'introduzione delle attività connesse e compatibili con la destinazione agricola quali: agriturismo e turismo rurale; trasformazione e vendita diretta di prodotti agricoli; ristorazione e degustazione dei prodotti tipici; attività culturali, didattiche, sociali e teraupetiche-riabilitative. Tali attività saranno disciplinate da apposito regolamento approvato dalla giunta regionale. Si darà poi la possibilità di demolire, ricostruire con sagoma diversa e delocalizzare all'interno della stessa azienda gli edifici esistenti e consentirne la rifunzionalizzazione per altre attività agricole o per quelle connesse e compatibili, senza modificarne la destinazione. Lo scopo di queste modifiche è di aprire l'agricoltura del Lazio alla multifunzionalità e di ampliare le possibilità di intervento sul tessuto edilizio esistente, senza concedere aumenti di volumetrie e cambi di destinazione d'uso.
Nel corso della lunga seduta, durata circa 12 ore e che ha visto alternarsi alla presidenza sia Leodori sia i due vicepresidenti, Massimiliano Valeriani e Francesco Storace, l'Assemblea ha approvato diversi emendamenti e subemendamenti, presentati dall'assessore Civita e da numerosi consiglieri regionali. Tra questi si segnalano: uno a firma dello stesso Francesco Storace (La Destra), che ripristina una riserva minima del 50% di housing sociale per le Forze dell'ordine; uno del consigliere Fabio Bellini (Pd), che subordina il beneficio dell'ampliamento in caso di utilizzo di fonti di energia rinnovabile con potenza non inferiore a 1 Kw alla condizione che tale utilizzo sia esteso all'intero fabbricato e non solo a una parte di esso; uno a firma dell'intero gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, mirante a specificare che, per la realizzazione degli ampliamenti previsti dal Piano, è necessario verificare l'esistenza non solo di opere di urbanizzazione primaria (come strade, impianti fognari, servizi idrici ed elettrici), ma anche di urbanizzazione secondaria (come scuole, uffici comunali, impianti sportivi, chiese).

dal http://www.ilfaroonline.it/2014/10/31/regione/pisana-approvato-in-nuovo-piano-casa-49343.html

venerdì 28 dicembre 2012

Asef, il billancio di un anno... con un occhio alle elezioni

 
Intervista al presidente dell'Associazione settore edile di Fiumicino, Palmerino Faratro
Il Faro on line – Un anno di lavoro, di manifestazioni, di speranze, di faticose conquiste, di disillusioni, di problemi, di soluzioni. L’associazione settore edile di Fiumicino (Asef) e il suo presidente  Palmerino Faratro mai come quest’anno sono stati al centro del dibattito cittadino. Non c’è solo la generalizzata crisi del settore a tenere banco, ma anche alcuni specifici problemi di Fiumicino, dal nuovo regolamento edilizio all’ancora irrisolto caso dei B4a.

Allora, presidente Faratro. Dalla manifestazione di gennaio (che portò politici, imprenditori e cittadini fino all’aeroporto) ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti…“E tante cose sono accadute. Siamo riusciti ad aprire tavoli tecnici sia con il Comune sia con la Regione, cosa mai accaduta prima e soprattutto non con questa frequenza. Siamo riusciti ad ottenere che il Piano B4a fosse considerato in conformità al Piano regolatore, sempre in accordo col settore pianificazione del Comune. Non è poco, anche se manca ancora l’ultimo tassello, quello dell’ormai famigerato art. 89, quello del cosiddetto parere geologico-vegetazionale. Speriamo però che tutto si concluda nei primi sei mesi del 2013; le condizioni ci sono, basta non perdere ulteriore tempo”.

Ma c’è il problema del gas nel sottosuolo…
“Riteniamo sia un problema superabile. E non lo diciamo noi, ma l’Ingv (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia) che ha già fatto presente come le disposizioni regionali siano impraticabili. Superato questo scoglio l’ok al parere è conseguente…” Come è cresciuta l’associazione in questo anno?“Abbiamo quadruplicato gli iscritti, arrivando a circa 1200 persone. E soprattutto siamo riusciti a far capire che l’Asef non è un’associazione politica ma di imprenditori. Non ha colore e dialoga con tutti. Cercando quelle risposte che possano dare linfa al settore”

C’è chi pensa che lavoriate solo per il vostro tornaconto personale…
“Senta, bisogna finirla col demonizzare chi fa imprenditoria, quasi fosse un reato fare il costruttore. Il nostro è un lavoro che produce business, ma da anche tanto alla collettività in termini di occupazione, di indotto, di forniture, di manutenzione, E poi forse la gente non lo sa, ma sulle case invendute i costruttori pagano l’Imu come se fosse una seconda casa, dunque cifre astronomiche che vanno nelle casse comunali per essere restituite al servizio del territorio”.

Il nuovo regolamento edilizio vi penalizza, almeno rispetto ai parametri che avete utilizzato fino a oggi?
"Sì, ci penalizza, ma prendiamo atto che era un passaggio obbligato per l’Amministrazione comunale per essere in linea con le disposizioni regionali, e non ce l’ho con nessuno. Piuttosto voglio guardare avanti, e visto il nuovo regolamento edilizio, penso sia possibile lavorare su una variante alla norma che riguarda i volumi tecnici. I nostri tecnici ritengono sia possibile, salvaguardando la ratio della legge, lavorare su alcuni parametri per aiutare un settore fortemente in crisi; basti pensare che nel Lazio oggi ci sono 20.000 posti di lavoro in meno in questo settore.

Sta dicendo che vuole istituzionalizzare gli abusi?
“Guardi, da lei accetto la provocazione perché conosco la sua buona fede. No, non vogliamo istituzionalizzare gli abusi, anzi. Vogliamo rendere più utili quei piani dedicati, per legge, ai servizi. Siamo chiari: niente camere da letto, niente cucine, niente bagni. Solo spazi dedicati ai servizi che siano più gestibili. Si può fare, e siamo pronti a metterci a disposizione degli uffici comunali se avranno voglia di chiamarci”.

Già , gli uffici comunali. Ma tra un po’ cambia tutto…
“Non tutto: i dirgenti restano al proprio posto. E comunque per questo chiarisco bene la mia posizione: siamo pronti a confrontarci con chi avrà voglia di confrontarsi con noi. Il nostro interesse non è né di bandiera né di colore: è di operatività. Nonostante la crisi siamo un gruppo di imprenditori che credono nel territorio, che vogliono andare avanti a Fiumicino. Cerchiamo le condizioni migliori – politiche, economiche e istituzionali - per farlo”.
Angelo Perfetti


 

mercoledì 12 dicembre 2012

Regolamento edilizio, prevale la linea del dialogo


L'Asef “chiama” l'amministrazione comunale: insieme possiamo trovare il modo di salvare il comparto rispettando la legge

Il Faro on line - “Se da una parte è evidente che le regole e le leggi vanno rispettate, dall'altra è altrettanto evidente che queste non possono soffocare un intero comparto, mettendo in ginocchio una città e il suo territorio, bloccando l'economia in un momento già drammatico per la congiuntura nazionale”. La premessa è fatta dal presidente del'Asef, Palmerino Faratro, che fa riferimento alle ultime disposizioni regionali sulle autorizzazioni edilizie.

"Va dato atto al Sindaco e al suo staff - prosegue Faratro - di aver trovato, già in passato, soluzioni normative e tecniche che, pur nel rispetto delle linee fondamentali della legislazione vigente, consentissero l'avvio e il proseguo dei lavori. Questa disponibilità mostrata in passato può essere utile ancora oggi, e per questo mettiamo a disposizionela nostra struttura, la nostra esperienza, per trovare insieme un modo di uscire da questo pantano. La legge lascia aperti dei varchi, perché come sempre detta regole generali che, in qualche misura è possibile interpretare. E attenzione, il legislatore fa questo proprio per permettere ai territori, uno diverso dall'altro, di poter aggiustare il tiro in base alle esigenze locali pur mantenendo salda l'impostazione generale. Se il primo cittadino prenderà ancora una volta a cuore questa questione così importante per il territorio potrà dare un senso anche all'ultimo spicchio di legislatura, marcando ancora una volta la sua capacità di dare risposte.

Per questo l'Asef ha protocollato una richiesta di incontro con i vertici dell'Amministrazione comunale, in primis con il Sindaco, con lo scopo di studiare insieme quali spazi di manovra possano esserci rispetto alla rigidità delle regole vigenti.

E a proposito di legislatura – conclude Faratro – vale al pena sottolineare un'ultima cosa: l'associazione settore edile di Fiumicino conta circa 1200 iscritti, che rappresentano una grande fetta di economia territoriale. Abbiamo bisogno di capire dove andrà questo comune, chi potrà tutelare le nostre imprese e i nostri interessi, che poi a cascata significano lavoro per tutti. Abbiamo bisogno di progetti, di programmi e di capire di chi questo territorio si può fidare...”



mercoledì 25 luglio 2012

giovedì 5 luglio 2012

B4a, ULTIMO ATTO IN REGIONE


Amici di Fiumicino, un saluto a tutti voi,

è finalmente arrivata la notizia tanto attesa: il piano

B4a inizia il suo percorso per l'approvazione definitiva



Inviato dal Comune di Fiumicino il "Piano" rivisitato e corretto. Faratro (Asef): "Sì, risulta anche a noi. Ora l'iter formale durerà ancora pochi mesi. Ecco come..."

Il Faro on line – Voci di corridoio alla Regione Lazio davano per arrivato sul tavolo della Pisana, da parte del Comune di Fiumicino, il famoso piano dei B4a, in attesa del parere geologico-vegetazionale, quel “famigerato” art. 89 che potrebbe concludere l’iter del piano togliendolo dalla morsa della variante urbanistica per metterlo dentro alla più comoda (e veloce) conformità al piano regolatore. Trattandosi di cose tecniche, siamo andati a chiedere a chi più di tutti potrebbe essere interessato all’argomento e saperne qualcosa, l’associazione dei costruttori edili di Fiumicino.“Le confermo la notizia – esordisce Palmerino Faratro, presidente dell’Asef (Associazione settore edile di Fiumicino) – il nuovo piano è in Regione già da qualche giorno”.

Dunque qual è l’iter burocratico amministrativo che adesso seguirà?“Beh, la Regione ha 60 giorni di tempo per controllare il documento inviato dal Comune, ma se non ci sono intoppi il parere positivo sull’articolo 89 potrebbe arrivare anche prima”

E poi?
“Dopo - spiega Faratro - per far diventare il nuovo piano conforme al Piano regolatore, serviranno alcuni passaggi formali dell’amministrazione comunale di Fiumicino”.

Quali? “Prima di tutto il Consiglio comunale dovrà annullare la delibera di variante esistente, in quanto superata dal nuovo Piano. Successivamente lo stesso Piano dovrà andare in Giunta per essere adottato. Poi ci vorranno i 60 giorni di legge per presentare eventuali osservazioni, dopodiché l’iter sarà concluso e il Piano potrà essere adottato definitivamente”.

Tempi tecnici?“Qualche mese, non di più. Comunque prima dell’inverno”.

E dopo?
“A quel punto, stante la nuova legge regionale in vigore, formalmente il Piano diventerà operativo. Starà poi all’amministrazione comunale, se lo riterrà opportuno, iniziare a dare le concessioni per costruire lasciando – come accaduto per altre parti del territorio – la clausola riguardante l’abitabilità rispetto alle prescrizioni ancora esistenti”.

Insomma, sembra di capire che l’iter burocratico è vicino alla conclusione per ciò che riguarda la Regione, la quale da quel momento in poi non avrà più alcun intervento diretto su ciò che già risulta conforme al Piano regolatore. Poi ci sarà ancora qualche passo da fare a livello comunale, prima dell’adozione definitiva del nuovo Piano. Un passo in avanti dunque, non definitivo, ma pur sempre un bel passo in avanti.
Angelo Perfetti

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sabato 9 giugno 2012

Faratro: "B4a e Imu, non ci siamo. La politica ci faccia capire quale futuro vuole costruire"


Intervista al presidente dell'Asef (Associazione settore edile di Fiumicino) a margine dei lavori del Consiglio Comunale

Il Faro on line - Imu e B4a. Sono stati due temi protagonisti degli ultimi consigli comunali. La politica ha detto la sua, formalizzando alcune proposte e soluzioni per l'immediato e per il futuro. Ma cosa ne pensa chi proprio su quei temi si è impegnato in prima persona, come rappresentante degli imprenditori edili, Palmerino Faratro? Più volte lo abbiamo visto fare aperture mdi credito verso il Palazzo, e dunque ora che il Palazzo si è espresso ci è sembrato opportuno andare a sentire la sua posizione..."Non mi convince. La posizione del Comune sui B4a e sull'Imu posta sui terreni davvero non mi convince", risponde Faratro (nella foto). Cioè? "Il fatto è - continua Faratro - che restano aperte troppe domande rispetto a questioni che, almeno per ciò che concerne il Comune, avrebbero dovuto essere già risolte. E non sono domande di poco conto..."

Allora facciamole. Su questo giornale non ci siamo mai tirati indietro rispetto all'apertura di un dibattito, dunque siamo pronti a dare cassa di risonanza a dubbi che poi, se vorranno, i rappresentanti comunali potranno chiarire meglio il proprio pensiero. Mettiamole in fila...
"Lei è un po' provocatorio, ma non mi sottraggo al gioco. Se dico che ci sono punti oscuri sono anche in grado di evidenziarli di preciso. Allora: 1) Quale garanzia avremo che alla data di settembre effettivamente si tornerà ad un valore agricolo? Di promesse ne abbiamo sentite tante, ma vogliamo vedere i numeri scritti nero su bianco in maniera indelebile e non vaga. Ripeto: ci sono queste garanzie?2) Visto che il piano dei B4a è scaduto il 25 febbraio 2011, attualmente come dobbiamo considerare quelle aree. Ancora edificabili? E in base a quale criterio?3) Perché si è voluto incidere ancora di più sui costi dei costruttori rispetto alle tasse da pagare sulle case invendute ben sapendo che il mercato è fermo e che quegli aggravi di costi avranno un solo possibile sbocco, che è quello di incidere sull'occupazione non certo sul patrimonio personale di questo o quell'imprenditore? Si parla tanto del Decreto "Sviluppo Italia" e si critica Monti, anche da questo Comune, perché non muove un dito per l'imprenditoria, ma mi pare che anche quanto a "Sviluppo Fiumicino" siamo messi malissimo. Dove porterà tutto questo?"

Tre domande "pesanti", che danno il segnale di un malessere piuttosto profondo, quasi un cambio di rotta rispetto al suo recente passato...
"Noto che lo spirito un po' provocatorio dell'intervista non si attenua, ma in realtà non è esattamente come dice lei. C'è malessere, certo, ma non c'è alcun cambio di rotta. Il punto è che per navigare e tenere la rotta, soprattutto quando si vuole approdare, occorre un punto di riferimento, un faro appunto. La politica di Fiumicino deve dare un segnale chiaro del percorso che vuole fare, dove vuole andare, in che direzione intende muoversi anche e soprattutto - prosegue Faratro - in vista delle prossime elezioni, dove voteremo chi ci amministrerà per i prossimi cinque anni. Non è questione di cambiare rotta, è questione si sapere quale sia. La vera domanda, purtroppo ancora senza risposta - è questa".
Angelo Perfetti


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giovedì 31 maggio 2012

B4a, Aranova come Isola Sacra

Palmerino Faratro (Asef): "Definita, in maniera completa, la procedura burocratico amministrativa necessaria per ottenere i permessi di costruire"



Il Faro on line - C’è una novità importante, anzi due, sulla vicenda dei B4a che – a scanso di equivoci – non può con questo considerarsi conclusa. E’ il fatto che nella riunione in Regione dello scorso giovedì, alla quale ha partecipato l’assessore regionale Ciocchetti, un delegato dell’assessorato regionale all’Ambiente, due dirigenti del Comune di Fiumicino e l’Asef (Associazione settore edile Fiumicino), è stato codificato il fatto che sia i vincoli e sia la possibilità di superamento degli stessi non prevederà modifiche a livello operativo tra la zona di Isola Sacra (di cui si parla sempre) e quella di Aranova (di cui si parla meno).

Non è però l’unico risultato raggiunto. Nel corso della riunione si è definita, in maniera completa, la procedura burocratico amministrativa che – fatta salva sempre la costruzione della strada argine – sarà necessaria per ottenere i permessi di costruire. Come abbiamo detto, non è la soluzione a tutta la vicenda, ma fissa quei paletti indispensabili affinché, appena ci sarà l’ok regionale, si sappia cosa fare e come fare.

Cerchiamo di vedere nel dettaglio cosa è scaturito da quella riunione, chiedendo al presidente dell’Asef, Palmerino Faratro, se ci spiega punto per punto questa “benedetta” procedura quali passi dovrà seguire.

“Visto il tipo di domanda – risponde Faratro – cercherò di essere schematico, in modo da facilitare la comprensione di questa complicata materia anche ai profani.

Punto 1: il Piano dei B4a deve andare alla Regione per l’acquisizione del cosiddetto art. 89, cioè il parere geologico-vegetazionale. Viste le carte sul tavolo, questo passaggio dovrebbe essere veloce e indolore.
Punto 2: Il piano passa al vaglio della Vas, la Valutazione ambientale strategica, che però grazie ad una legge regionale di recente attuazione potrà essere dato in conformità al Piano regolatore generale, e non sarà considerato più in “variante”. Punto3: passate le prime due valutazioni, il Piano B4a dovrà essere considerato conforme al Piano regolatore generale del Comune di Fiumicino, ma per diventare operativo ci sarà bisogno di un atto formale.
Punto 4: L’atto formale sarà l’annullamento della vecchia delibera di variante e l’adozione della Giunta comunale del nuovo strumento urbanistico, cioè il Piano B4a ormai conforme al Prg”.

Fin qui le spiegazioni di Faratro. Attenzione a non farsi impressionare dalla sequenza; i passaggi sono piuttosto veloci e richiedono qualche mese, circa 6, per la formalizzazione totale. Non sono giorni… ma nemmeno anni. In parallelo – come abbiamo già detto – ci sarà la costruzione della strada argine. E anche su questa, a giorni, ci potranno essere delle significative novità”.
Angelo Perfetti

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giovedì 3 maggio 2012

B4A, video del presidente dell'ASEF, Faratro Palmerino

La regione sblocca l'iter per l'approvazione dei terreni B4A di Fiumicino.
Adesso ci pensi il comune.





Intervista al presidente dell'ASEF, Faratro Palmerino

Caso B4A: i cittadini si aspettano una risposta. Fiumicino Online ha intervistato il dott. Palmerino Faratro, Presidente Associazione ASEF


Qui potrete trovare il video dell'intervista: FIUMICINO ONLINE